Test diagnostico per l’intolleranza al lattosio
Cosa significa sensibilità al glutine?
Studi recenti supportano l’esistenza di una nuova condizione, la sensibilità al glutine non celiaca, che si manifesta con sintomi intestinali o extraintestinali che migliorano o scompaiono dopo l’astinenza dal glutine in individui con normale mucosa dell’intestino tenue. Questi soggetti normalmente risultano negativi ai normali test dell’antitransglutaminasi sierica e degli anticorpi antiendomisio (test per la celiachia).
La mancanza di una definizione di sensibilità al glutine non celiaca è principalmente correlata alla causa eterogenea di questa condizione, i cui sintomi si presume siano causati da meccanismi biolgici diversi.
COME SI SVOLGE IL TEST?
Presso lo studio del dott. Bazzani è possibile effettuare un test rapido di nuova generazione che si effettua prelevando una goccia di sangue dal polpastrello e che permette di verificare se nel campione di sangue sono presenti gli anticorpi anti gliadina deamidata (anti-DGP) IgA e IgG.
Per chi è indicato il test?
Rispetto ad un tradizionale test per la rilevazione degli anticorpi anti transglutaminasi, questo tipo di analisi ha lo stesso valore in caso di soggetti adulti ma risulta essere più specifica nel caso di soggetti in età pediatrica. È possibile inoltre sottoporsi ad un test genetico per l’intolleranza al glutine che valuta la presenza dei polimorfismi di geni responsabili della produzione di due proteine, DQ2 e DQ8, che predispongono un soggetto allo sviluppo della celiachia.
La patologia, infatti, ha una forte base ereditaria e pertanto un test di predisposizione alla celiachia è indicato soprattutto per persone che abbiano parenti celiaci.
In caso di esito negativo?
In caso di test negativo, le possibilità che un individuo sviluppi un’intolleranza al glutine nell’arco della vita sono molto poche.
In caso di esito positivo?
Se, invece, il test è positivo vuol dire che le probabilità di sviluppare la celiachia sono più elevate, ma comunque non si tratta di una diagnosi e pertanto può essere consigliato di sottoporsi a periodici controlli a scopo cautelativo.
Una volta diagnosticata la celiachia o la sensibilità al glutine non celiaca è possibile intraprendere un percorso nutrizionale ad hoc che permetta al paziente di alimentarsi in modo corretto non rinunciando al gusto.